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Cultura

Lucio Dalla a Infinitamente: vertiginosi sono i voli del cuore

Lucio Dalla

Giovedì 13 marzo si è svolto un reading-concerto al teatro Ristori dedicato a Lucio Dalla dal titolo Cambierò, cambierò, apriti cuore. Lo spettacolo è tra gli eventi organizzati da Infinitamente 2014. Curato da Enrico De Angelis, accompagnato dalle cantanti veronesi: Giuliana Bergamaschi, Grazia De Marchi, Laura Facci, Deborah Kooperman, Veronica Marchi, Karin Mensah, Ilaria Peretti, Alice Ronzani, Daria Toffali e Terry Veronesi. L’arrangiamento musicale d’eccezione è diretto da Claudio Moro. Le letture sono di Maria Fiorenza Coppari. Regia di Michelangelo Ricci. Ristori al completo per questo tributo a Dalla. Coupon a ruba già dai primi giorni di emissione.

Marzo, un mese speciale per Lucio Dalla, in questo mese nasce, con 4 marzo 1943 si accredita al grande pubblico, il primo marzo 2012 improvvisamente se ne va. Anche per tutte queste ricorrenze una presenza/assenza che, precisa Enrico De Angelis, in ambito della storia della canzone italiana, non poteva mancare in una manifestazione che quest’anno affronta il tema del «cambiamento». Quella dinamis di trasformazione che interessa la fantasmagoria delle forme della vita nel suo inarrestabile divenire e dunque tutti ci coinvolge, dentro e fuori di noi. E di questo vorticoso panta rei l’esistenza artistica di Lucio Dalla è espressione emblematica. Una lunga carriera dai voli vertiginosi fatta di cambiamenti spesso repentini, bruschi, radicali che vedono generi, linguaggi, scritture musicali, avvicendarsi, contaminarsi. Un cuore creativo e passionale insomma, che ama avventurarsi in ardite sperimentazioni sonore. Nell’intento di farsi interprete di una canzone che cambia, all’unisono con i mutamenti di un Paese, a partire dagli anni ’60, in profonda trasformazione.

Di questo variegato e intenso percorso artistico la voce narrante di De Angelis con sapienza e passione ne traccia a grandi linee le tappe. Dal clarinettista degli esordi a cantante, a cantautore e drammaturgo. Dal filone favolistico e narrativo inaugurato in quel lontano San Remo del 1971 con 4 marzo 1943 alla trilogia scritta con il poeta Roberto Roversi, dalle collaborazioni con i parolieri alla grande svolta degli anni ’80, in cui è lui stesso a imporsi come cantautore, fino alle opere teatral-musicali degli ultimi tempi.

Le belle e più note canzoni, magistralmente interpretate dalle dieci voci veronesi, accompagnano la narrazione e ne fanno rivivere tutte le emozioni. E la nostra vita infinitamente ritorna così con loro. In particolare le letture di Fiorenza Coppari di alcuni testi permettono di coglierne la sorprendente poeticità del cuore di questo «omino» della canzone italiana che voleva esprimere attraverso le note quelle «ragioni che la ragione non comprende» perché troppo vertiginosi sono i voli del cuore.

Corinna Albolino

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