Un altro intervento da affrontare urgentemente riguarda la scarsità di posti bici sui treni che percorrono la linea del Brennero
Nel corso dell’ultima seduta, su iniziativa del consigliere Giuseppe Campagnari, il Consiglio provinciale di Verona ha raccolto l’appello lanciato alcune settimane fa dagli Amici della Bicicletta approvando all’unanimità una mozione per il ripristino del servizio biciclette sulla linea ferroviaria Verona-Mantova.
L’assessore Mazzi e lo stesso Campagnari si sono impegnati pubblicamente, ciascuno per le rispettive competenze, a vigilare e a fare pressione sulla Regione affinché ciò avvenga nei tempi più rapidi possibili. «Almeno la Provincia intuisce l’importanza del trasporto bici su treno come complemento del cicloturismo» commenta il presidente degli Amici della Bicicletta Giorgio Migliorini, «e il fatto che l’appello Fiab sia stato accolto trasversalmente ci fa ancora più piacere».
Sotto l’aspetto dell’intermodalità bici-treno, ricorda Migliorini, il nostro territorio presenta ancora amplissimi margini di miglioramento: «Un altro intervento da affrontare urgentemente riguarda la scarsità di posti bici sui treni che percorrono la linea del Brennero». In estate, durante il periodo di maggior afflusso turistico, ciascun treno offre soltanto dieci posti bici, e decine di persone ogni giorno rimangono a piedi per mancanza di posti bici. «Questo significa rinunciare ad un rilevantissimo ritorno economico – conclude Migliorini –. Il cicloturista spende infatti in media 70 euro al giorno. Lo sanno bene i trentini che in estate assettano le carrozze per raggiungere una capienza di 40 biciclette. Perché non si riesce a farlo anche da noi? Ogni cicloturista che resta a piedi è un cliente deluso che andrà a spendere altrove i suoi soldi».