«La decisione di cedere i diritti di superficie per 99 anni di un’area dell’Arsenale di circa 12 mila metri quadri dovrebbe essere presa dopo un attento e completo confronto pubblico»
«Il Consiglio direttivo della sezione veronese dell’associazione Italia Nostra, esprime la propria preoccupazione per come la Giunta del Comune di Verona sta trattando il patrimonio edilizio storico della città. Oltre alle cessioni di Castel San Pietro, di Palazzo Forti, di Palazzo del Capitanio alla locale Fondazione Cariverona, e di quella di Palazzo Gobetti a una immobiliare sembra che stia per partire un’asta per la vendita di altri (pare siano undici) edifici di proprietà del Comune di Verona.
A fronte di una tale politica di dismissione, intende rammentare che gli amministratori eletti stanno governando pro tempore la città; che hanno il dovere di conservare al meglio l’eredità che hanno ricevuto; e che non hanno alcun diritto di privare la città dei propri beni. Avere avuto la maggioranza dei consensi elettorali non li autorizza a spogliare il Comune di Verona e quindi i cittadini, della propria eredità.
Teme che al termine di questa amministrazione, alla città di Verona rimangano decine di nuovi centri commerciali al posto di decine di edifici storico-monumentali.
Rammenta che la vocazione economica della nostra città, la quarta in Italia per valore artistico-culturale, dovrebbe essere turistica.
Detto questo, ritiene che utilizzare i proventi della vendita o della cessione d’uso ai privati del patrimonio storico-monumentale pubblico per finanziare eventuali ristrutturazioni o altre opere sia miope e sbagliato.
In particolare: la decisione sulla proposta della Giunta di cedere i diritti di superficie per 99 anni di un’area dell’Arsenale di circa 12 mila metri quadri, mentre 8 mila resterebbero pubblici, dovrebbe essere presa dopo un attento e completo confronto pubblico.
Ritiene sia certamente più conveniente per gli interessi della città, seguire un progetto e un piano finanziario che dimostra la possibilità di mettere in sicurezza l’intero complesso, di sistemare il verde e di restaurare la corte centrale, con i 12 milioni che il Comune comunque investe nell’operazione».
Giorgio Massignan
Presidente provinciale Italia Nostra

Giorgio Massignan è nato a Verona nel 1952. Nel 1977 si è laureato in Architettura e Urbanistica allo IUAV. È stato segretario del Consiglio regionale di Italia Nostra e per molti anni presidente della sezione veronese. A Verona ha svolto gli incarichi di assessore alla Pianificazione e di presidente dell’Ordine degli Architetti. È il responsabile dell’Osservatorio VeronaPolis e autore di studi sulla pianificazione territoriale in Italia e in altri paesi europei ed extraeuropei. Ha scritto quattro romanzi a tema ambientale: "Il Respiro del bosco", "La luna e la memoria", "Anche stanotte torneranno le stelle" e "I fantasmi della memoria". Altri volumi pubblicati: "La gestione del territorio e dell’ambiente a Verona", "La Verona che vorrei", "Verona, il sogno di una città" e "L’Adige racconta Verona". giorgio.massignan@massignan.com
