«La provincia si impegna a garantire la sicurezza degli abitanti delle zone interessate dalla presenza di grandi predatori, e degli allevatori che hanno in tali zone la propria attività, favorendo un’adeguata informazione sui predatori che si sono stanziati nei territori della Provincia, e al tempo stesso tutelando suddetti animali con azioni di informazione e accorgimenti come quelli adottati in altri territori nazionali ed europei interessati dalla stessa situazione.
Questo l’emendamento al bilancio presentato dal consigliere provinciale e vicepresidente del Parco della Lessinia Silvia Allegri lo scorso martedì in consiglio provinciale. L’emendamento è stato respinto grazie al voto contrario della Lega Nord. Un segno evidente di come la questione lupo sia stata ormai totalmente strumentalizzata e venga usata come strumento di propaganda elettorale dalla Lega Nord.
Questo a seguito di una proposta paradossale, arrivata sul tavolo della Giunta integrata del Parco lunedì scorso: presentare una delibera con la quale si richiede lo spostamento del lupo dal territorio del Parco. Una proposta che sarà respinta con forza, prima di tutto per evitare che la giunta del parco Lessinia diventi lo zimbello d’Italia.
Il lupo è una presenza nuova per il nostro territorio e deve essere gestito per garantire la sicurezza sia dell’animale, sia di chi vive e lavora sul territorio. Il voto contrario della Lega, di fronte a una proposta che tentava di offrire una mediazione e un dialogo tra chi percepisce l’importanza dal punto di vista scientifico e naturalistico della presenza del lupo, e chi invece vive con timore questa presenza dovendo condividere con questi animali gli spazi di lavoro, è indice di una volontà chiara di andare contro tutto e tutti. Cavalcando per l’ennesima volta le paure e i malcontenti delle persone. In altre parole: è necessario sfatare la leggenda per cui chi difende gli allevatori è di destra e chi difende il lupo è di sinistra.
Il gruppo Pd in Provincia, la vicepresidente del Parco e tutto il Partito Democratico, insieme al deputato Diego Zardini membro della Commissione Ambiente, intende proseguire questa battaglia affinché il territorio della Lessinia diventi, come molte alte realtà d’Italia e d’Europa, un esempio di convivenza pacifica tra l’uomo e i grandi predatori, tutelando il lupo, risorsa e non soltanto pericolo (e si veda a questo proposito la politica di incentivazione del turismo che il Parco d’Abruzzo conduce da anni proprio grazie alla presenza del lupo), e allo stesso tempo fornendo mezzi concreti a chi vive e conduce attività lavorative nel Parco per evitare possibili danni.
Una cosa è certa: nessuno di noi è andato a prelevare il lupo in Slovenia con un furgone, come è stato più volte ribadito da alcuni consiglieri della Lega. Il lupo è un predatore che si muove sul territorio. Se ha scelto la Lessinia, un motivo ci sarà. Di certo, se continuiamo ad alimentare paure e mal di pancia, poi non dobbiamo stupirci se troveremo il lupo ammazzato da una fucilata o un boccone avvelenato».
Silvia Allegri, Vicepresidente del Parco
Lorenzo Dalai, capogruppo Pd in Provincia