Alfredo Troisi, Segretario generale Fondazione Verona per l’Arena, interviene su «La vera storia della Stella in Bra, nata per essere itinerante» di Francesco Butturini
Egregio direttore, faccio riferimento all’articolo, apparso su Verona In, dal titolo “La vera storia della Stella in Bra, nata per essere itinerante”, a firma di Francesco Butturini per precisare quanto segue.
Quando proposi per la prima volta in una riunione del comitato Verona tutto l’anno, l’idea di una Rassegna dei Presepi in Arena, ci fu una certa resistenza (poi rientrata) da parte dell’allora Segretario Generale della Camera di Commercio Tullio Poli, che ricordava l’esistenza di un’analoga rassegna a Trento.
Il Presidente Alberto Pavesi incaricò il professor Butturini, che partecipava alle riunioni del comitato in rappresentanza del Provveditorato agli Studi, di fare una verifica sulla valenza culturale dell’iniziativa. Devo, a questo proposito, dare atto a Francesco Butturini di aver appoggiato la mia idea considerandola valida a tutti gli effetti (il tutto registrato in un apposito verbale). Successivamente, chiesi a Carlo Gorni di disegnarmi una stella come simbolo per la rassegna. Gorni propose tre disegni, che con Filippo Gomez sottoposi all’esame delll’allora sovrintendente dell’Ente lirico Renzo Giacchieri, chiedendogli di suggerirmi il nome di un architetto in grado di realizzare un progetto definitivo. Mi fece il nome dell’architetto Rinaldo Olivieri. E da quel momento nacque il nostro sodalizio, grazie anche al professor Butturini che curò, con la riconosciuta capacità, l’aspetto culturale della Mostra. Questo è il resoconto reale e storico di come nacque e si sviluppò l’idea della Rassegna e del suo simbolo.
Sono disponibili a confermare quanto da me dichiarato l’ex direttore del quotidiano L’Arena, Giuseppe Brugnoli, l’ex direttore dell’APT di Verona Claudio Bissoli, lo scultore-orafo Alberto Zucchetta, Filippo Gomez della Vecom, incaricata da Pavesi di curare la parte gestionale del comitato Verona Tutto l’anno, l’ex sovrintendente Renzo Giacchieri e Clara Gorni (che fu presente all’incontro con Carlo per incaricarlo di realizzare il primo disegno della stella), e tanti altri ancora.
Quanto al fatto che la stella potesse diventare itinerante, posso confermare che era un’ipotesi, fatta in un momento in cui non si immaginava il riscontro positivo ed eccezionale che la stella avrebbe avuto in seguito per la città di Verona. Ma idealmente la stella ci ha portato, comunque, a Betlemme con l’inaugurazione del Museo Internazionale della Natività, da me curato su incarico dell’Unesco in occasione del Giubileo del 2000.
Voglio concludere con una annotazione finale: esiste un documento sottoscritto da me e da Rinaldo Olivieri, presenti come testimoni Guido Lonardi (di cui allego per Sua Conoscenza una significativa lettera) e Filippo Gomez, entrambi sottoscrittori dell’atto, che stabilisce in modo chiaro che l’ideazione della stella è di Alfredo Troisi, e che la relativa progettazione è di Rinaldo Olivieri, di cui ricordo e riconosco la geniale creatività.
La ringrazio per l’attenzione e con l’occasione Le porgo i più cordiali saluti,
Alfredo Troisi
Segretario generale Fondazione Verona per l’Arena
Leggi
La vera storia della Stella in Bra, nata per essere itinerante (Verona In)
«Serve una squadra di sponsor per garantire la stella in Bra» (L’Arena)
Flavia De Paoli
17/12/2013 at 16:21
sono laica, ma mi piacerebbe che la stella rimanesse tutto l’anno in piazza Brà per diventare un nuovo simbolo, come la Tour Eiffel a Parigi.