La Regione Veneto ha deciso di proporre ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della legge 112/2013, il cosiddetto decreto “Valore Cultura” convertito in legge il 7 ottobre scorso, che riserva agli uffici ministeriali periferici, previo mero parere non vincolante degli enti locali, determinazioni sugli usi commerciali nelle aree di particolare valore storico-archeologico.
«Ringrazio il Presidente Luca Zaia – commenta Tosi – che ha accolto la mia richiesta decidendo il ricorso. Attribuire alle Soprintendenze pieni poteri in merito a manifestazioni, plateatici, occupazioni anche temporanee di suolo pubblico, oltre a ledere pesantemente i poteri propri dei Comuni e la competenza legislativa regionale in materia di commercio, potenzialmente rischia di produrre un colpo gravissimo alle attività economiche e commerciali delle realtà locali, con possibili conseguenze anche sull’occupazione e con ricadute negative sull’economia turistica italiana, tanto più in città d’arte come Verona».

