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Confcommercio: contraffazione in crescita anche grazie alla rete

Numerose le istituzioni cittadine presenti al Convegno di Confcommercio in Gran Guardia per denunciare il fenomeno della contraffazione. La sala convegni della Gran Guardia gremita di giovani

Contraffazione ed abusivismo sono fenomeni in crescita. Per riflettere su questa preoccupante realtà e sensibilizzare le nuove generazioni sui rischi collegati al proliferare dell’illegalità, Confcommercio Verona ha organizzato questa mattina, in occasione della Giornata di mobilitazione promossa dalla Confcommercio nazionale, il convegno dal titolo “Compri il falso? Ma lo sai che…”, svoltosi in una Gran Guardia affollata di studenti.

Secondo i dati della Confcommercio, il 35,6% dei consumatori italiani ha avuto occasione, almeno una volta nella vita, di acquistare prodotti illegali/contraffatti o servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati e  il 71,9% lo ha fatto anche nel 2013. Tra i prodotti “fuori dalle regole” spiccano quelli dell’abbigliamento (41,2%), gli alimentari, bevande incluse (28,7%), gli occhiali (26,7%), la pelletteria (26,9%), le scarpe e calzature (21%), i profumi e i cosmetici (18,1%), i farmaci (15,6%) e i prodotti parafarmaceutici (14,9%), spesso acquistati su siti Internet non italiani.

Rispetto al 2010 sono aumentati l’acquisto di prodotti e l’utilizzo di servizi illegali, così come i fenomeni illegali nuovi: ad esempio l’acquisto, il più delle volte in rete, di biglietti pirata.

Il fenomeno, stando ai dati Fipe-Confcommercio non risparmia neppure il mercato della somministrazione abusiva di alimenti e bevande, che genera un volume d’affari a livello nazionale di 5 miliardi di euro (80 milioni di euro solo nella provincia di Verona).

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«L’Italia è il primo Paese per contraffazione», ha detto il Prefetto Perla Stancari in apertura del convegno. «Una illegalità diffusa che fa perdere posti di lavoro ed origina potenziali danni alla salute, soprattutto per i prodotti alimentari e farmaceutici»

L’assessore comunale Enrico Corsi, nel portare il saluto del sindaco di Verona ha sottolineato che «quello dei “falsi” è un tema scottante, cui la Giunta Tosi ha dato risposa fin dal suo insediamento nel 2007 lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine e le categorie per far sparire dalle strade del centro i numerosi venditori abusivi. Resta però il grave problema della contraffazione all’estero che nuoce ai nostri prodotti».

L’assessore provinciale Fabio Venturi ha messo in luce l’importanza di attuare un’azione congiunta sul territorio da parte di forze di polizia, amministratori e organismi di categoria, mentre il Provveditore agli Studi di Verona Stefano Quaglia ha definito quello della contraffazione un problema commerciale ed etico: «Bisogna essere autentici, anche nei comportamenti, ma l’autenticità richiede impegno e fatica» ha detto agli studenti. «Oggi come non mai in Italia c’è bisogno di autenticità, concretezza, sincerità».

Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, ha evidenziato quanto sia importante sensibilizzare i consumatori, soprattutto quelli più giovani, sui temi al centro della giornata: «Abbiamo voluto dare a questo evento un risvolto informativo più che di denuncia. Abusivismo e contraffazione provocano gravi danni all’economia e sono fonte di disoccupazione. La contraffazione è ramificata, “vale” quasi il 30% dell’economia legale e colpisce tutti i comparti dell’economia: dall’agricoltura all’artigianato, dal commercio, ai servizi, al turismo».

«Verona – ha detto ancora Arena – è un’isola felice, altre città sono più pesantemente colpite. Quello che viene da chiedersi è se ci siano interessi sovranazionali che impediscono l’adozione di norme anti-contraffazione: in Europa è battaglia soprattutto per il food, ancora non si riescono a tutelare adeguatamente le eccellenze dell’agroalimentare. Significativo il fatto che la Camera di Commercio debba investire ogni anno ingenti cifre per difendere i marchi veronesi».

Il comandante della Guardia di Finanza Bruno Biagi ha voluto lanciare un messaggio positivo. Rivolto ai ragazzi in platea ha esordito dicendo che «voi siete meglio di come eravamo noi. E potete costruire un futuro migliore. L’Italia è al top per la produzione di merce di prima qualità. E per questo subisce molti plagi. Il commercio mondiale del falso è circa l’8% del totale: sul mercato planetario esprime un fatturato di circa 350 miliardi di euro, per il 35% derivanti dall’informatica, per il 25% da audiovisivi, per il 12% da giocattoli, per il 10% da cosmetica e per il 6% da farmaceutica. Il 60% di questa enorme torta è nel Sud Est asiatico; in Italia si produce il 7,5% del falso mondiale». I prodotti falsi sequestrati dalle Fiamme Gialle sono ogni anno circa 100 milioni, con 10.500 persone denunciate. «Serve una cultura della legalità, la legalità alla fine paga», ha aggiunto Biagi.

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Il Comandante della Finanza ha quindi ricordato l’operazione “Gatto con gli stivali”, gigantesca frode alimentare nel settore del biologico che ha portato al sequestro, in riva all’Adige, di oltre 750 mila tonnellate di prodotti in realtà non “bio”, per un valore di 220 milioni di euro, approssimativamente il 10% dell’intero valore del mercato italiano di questo segmento.

Il convegno è proseguito con l’intervento del Comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura: «l’illegalità riguarda ormai praticamente tutte le tipologie di merci, dagli alimentari ai ricambi di auto, dall’abbigliamento, all’alimentare» . A Verona l’intensa sinergia con l’autorità giudiziaria ci ha consentito di ottenere ottimi risultati nei confronti delle vendite abusive. Ma c’è sempre qualche nuovo fronte su cui intervenire: l’ultimo è quello della vendita di falsi Iphone al mercato dello stadio».

Il presidente provinciale di Coldiretti Claudio Valente si è soffermato sull’agropirateria: il falso made in Italy è un business che vale 60 miliardi, cui vanno aggiunti i 14 miliardi di euro legati alle agromafie. Un fenomeno in aumento, tanto che nel 2012 i sequestri dei Nas hanno raggiunto livelli da record. «Persino a Bruxelles, dove si discutono le leggi per cercare di difendere i prodotti originali, i supermercati ospitano prodotti italiani contraffatti» ha detto Valente citando anche i kit che si possono trovare navigando su internet per produrre vino italiano.

Davide Cecchinato, segretario generale dell’Adiconsum di Verona ha esordito affermando che «acquistare un prodotto di griffe a prezzo basso vuole dire che qualcosa non va, non solo a livello di legalità ma anche di potenziali rischi per la salute derivanti dall’utilizzo di coloranti e colle; non a caso sono aumentate del 4% le dermatiti allergiche da contatto mentre i problemi collegati a intolleranze da cosmetici hanno registrato un vero e proprio boom, più 20%». Cecchinato ha invitato i ragazzi presenti in sala a controllare le etichette e la presenza dei “loghi” comunitari richiesti a norma di legge non solo nell’abbigliamento ma anche su occhiali e pneumatici, ambiti in cui la contraffazione sta prendendo sempre più piede.

Nelle battute finali il moderatore Mario Puliero ha lasciato il microfono al presidente di Federfarma Marco Bacchini: «I farmaci falsi»  ha spiegato «contengono principi attivi in modo non corretto, oppure non li contengono proprio, o magari presentano ingredienti impuri o vengono costruiti in modo non conforme; anche la confezione può essere falsa. E poi ci sono gli pseudo-farmaci che contengono sostanze nocive. O, ancora, le confezioni vendute nonostante siano scadute. Nei Paesi avanzati i farmaci contraffatti sono l’1% del totale, in quelli in via di sviluppo invece rappresentano il 30% del totale commercializzato. Da internet arriva il 50% dei farmaci falsi mentre nella cosmetica, nel 2009, sono state sequestrarte 6,1 milioni di confezioni».

In conclusione, la responsabile dell’Ufficio Interventi Educativi dell’Ufficio scolastico territoriale Anna Lisa Tiberio si è detta convinta che sia stato centrato l’obiettivo del convegno, quello di «far tornare a casa i ragazzi con maggior consapevolezza, capacità di scelta e di giudizio».

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Durante la giornata si svolti alcuni collegamenti in diretta streaming con la sede della Confcommercio nazionale per seguire parte degli interventi del presidente confederale Carlo Sangalli e dei ministri Angelino Alfano e Flavio Zanonato impegnati a dibattere gli stessi temi.

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