Uno sguardo a Piazza Tahrir del Cairo – luogo simbolo delle proteste popolari che il 25 gennaio 2011 hanno fatto saltare il rais Hosni Mubarak, al potere da trent’anni, e che il 30 giugno 2013 hanno fatto capitolare Mohamed Morsi, eletto democraticamente ed espressione dei Fratelli musulmani, e riconsegnato il potere ai militari – e un altro sguardo alle comunità islamiche italiane. Per comprendere quale direzione tra prendendo il processo democratico in Egitto, e quale lettura ne danno e quali aspettative hanno i musulmani (molti dei quali immigrati) che vivono nel nostro paese.
Su questi temi s’incentra l’appuntamento di novembre con i Martedì del mondo, incontri di riflessione e di approfondimento organizzati da Fondazione Nigrizia, Centro missionario diocesano, Combonifem (rivista mensile delle missionarie comboniane).
Due gli ospiti della serata. Padre Claudio Lurati, comboniano che ha lavorato in Egitto dal 1995 al 2007 e che metterà a fuoco gli scenari sociali e politici dell’Egitto. Nazione che si presenta oggi come un vero e proprio laboratorio in cui la primavera araba, scoppiata in quasi tutto il Nordafrica nel 2011, può produrre cambiamenti inaspettati.
Il secondo ospite è don Giampiero Alberti, coordinatore del Centro ambrosiano di dialogo con le religioni e collaboratore del Servizio per l’ecumenismo e il dialogo della diocesi di Milano per i rapporti con l’islam. Don Alberti, attento osservatore della realtà dell’islam in Italia, ci aiuterà a tastare il polso politico dell’islam in Italia.
A moderare l’incontro, che sarà preceduto da un breve rassegna di notizie dal sud del mondo, Raffaello Zordan della redazione di Nigrizia.
Martedì 5 novembre, ore 20,30, sala Africa dei missionari comboniani in Vicolo Pozzo, 1