Sul il Sole 24 Ore di domenica 19 maggio si legge una risposta ad un interessante quesito rivolto al quotidiano di Confindustria a proposito di IMU. Lo riporto integralmente e lo giro a Lei SIndaco, ritenendo che una Sua risposta “coram populo” possa essere utile a molti veronesi. Cordialmente.
Paolo Ricci
D. Un anziano ha acquisito la residenza in un istituto di degenza per disabili pur mantenendo il proprio appartamento a disposizione situato nel medesimo Comune in cui risiede. Può usufruire della sospensione del pagamento della prima rata dell’IMU 2013?
R. Occorre verificare se il Comune ha deliberato che la unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, può essere adibita ad abitazione principale. Se il Comune ha compiuto tale scelta l’appartamento tenuto a disposizione dall’anziano ricoverato nell’istituto usufruisce delle agevolazioni previste per l’abitazione principale. Pertanto la prima rata dell’imposta municipale è sospesa.

Paolo Ricci, nato e residente a Verona, è un medico epidemiologo già direttore dell’Osservatorio Epidemiologico dell’Agenzia di Tutela della Salute delle province di Mantova e Cremona e già professore a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia in materie di sanità pubblica. Suo interesse particolare lo studio dei rischi ambientali per la salute negli ambienti di vita e di lavoro, con specifico riferimento alle patologie oncologiche, croniche ed agli eventi avversi della riproduzione. E’ autore/coautore di numerose pubblicazioni scientifiche anche su autorevoli riviste internazionali. Attualmente continua a collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità per il Progetto pluriennale Sentieri che monitora lo stato di salute dei siti contaminati d’interesse nazionale (SIN) e, in qualità di consulente tecnico, con alcune Procure Generali della Repubblica in tema di amianto e tumori. corinna.paolo@gmail.com
