L’inchiesta di Verona In sui lavoratori comunali è ripubblicata integralmente sul sito del Movimento 5 Stelle di Verona, condivisibile sui social network: senza firma e senza che venga citata la fonte
Ciò che viene scritto su Verona In non è coperto da copyright, in linea con l’idea di un’informazione aperta, ma la condivisione di un testo integrale dovrebbe avvenire dopo aver avvisato di questa intenzione l’autore e l’editore del giornale. Da qui passa la differenza tra “copiare”, che è sempre un esercizio “miserabile”, e “condividere” che invece è assolutamente nobile. La differenza passa cioè dalla correttezza e dalla buona educazione.
Abbiamo visto la nostra inchiesta sui lavoratori comunali ripubblicata integralmente sul sito del Movimento 5 Stelle di Verona, condivisibile sui social network, ma abbiamo taciuto perché è noto quasi a tutti che si costruisce anche con il silenzio, non solo con lo streaming. Già in precedenza (marzo 2012) avevamo invitato chi curava il sito dei 5 Stelle ad avvisarci per operazioni di questo genere, spiegando bene che non sempre l’autore che scrive per Verona In è contento di finire senza saperlo in bella evidenza sotto un’etichetta evidentemente politica.
Oggi sono costretto ad intervenire di nuovo, pubblicamente questa volta, dal momento che dall’inchiesta sui lavoratori comunali, pubblicata sul sito del Movimento 5 Stelle, sono spariti anche i riferimenti, e cioè la firma dell’autore e il nome della testata da dove è stato prelevato il testo. C’erano in un primo momento, come possono testimoniare più persone e come è visibile dalla documentazione che abbiamo raccolto, ma sono stati tolti.
Rompo quindi il silenzio a difesa del giornale che dirigo e delle persone che ci scrivono aspettandomi non avvisi di querele (che pare non siano solo appannaggio del nostro sindaco) ma un’azione costruttiva e di buon senso: lasciare il pezzo, mettere la firma del giornalista, citare il giornale, linkare la fonte originale e voltare pagina.
Giorgio Montolli
Alessandro Gennari
10/04/2013 at 20:37
Grazie Giorgio per avere segnalato a tutto il mondo, tranne ai diretti interessati. Quanto accaduto é spiacevole e mi rammarica il fatto di vedere quanta malafede ci sia. Purtroppo, Google Chrome, rispetto ad Internet explorer non permette il funzionamento corretto della pubblicazione dei contenuti. In pratica, non riconosceva i link e ne cancellava la riga intera. Ce ne siamo accorti ed abbiamo corretto tutti quei post che non erano completi. Le fonti, nel blog sono SEMPRE citate. Me ne scuso personalmente. Per quanto riguarda l’avviso alla testata, sarà mia premura farlo ogni volta che Verona IN pubblicherà articoli interessanti. L’articolo incriminato ha avuto sul nostro blog 309 letture. A disposizione per eventuali chiarimenti, ti invito a confrontarti direttamente con noi nel caso si dovesse (ma dubito) ravvisare una nostra mancanza
alberto sperotto
10/04/2013 at 19:42
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