Sono stati illustrati venerdì scorso, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, dall’assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini, i dettagli della “Convenzione per la valorizzazione e la fruizione dell’archivio Dino Coltro”, che ufficializza la collocazione del materiale presso la Fondazione Fioroni di Legnago e che è stata sottoscritta a margine della conferenza. Erano presenti: Luciana Baratella e Andrea Ferrarese, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Fioroni; Ermenegilda Andreoli, Stefano e Francesca Coltro, moglie e figli del compianto autore veronese.
La collaborazione tra la famiglia Coltro e la Fondazione Fioroni, che ha posto le basi della nascita del “Centro Studi Dino Coltro” presso la fondazione medesima, è promossa e sostenuta dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Verona.
La “Convenzione per la valorizzazione e la fruizione dell’archivio Dino Coltro” è stata firmata dai rappresentanti della famiglia di Dino Coltro e della Fondazione Fioroni di Legnago. Con questo atto si è dato seguito alla precedente “Convenzione per la realizzazione di eventi e iniziative culturali” del 2 maggio 2012, che ha sancito l’inizio della collaborazione tra le parti. La sottoscrizione del documento di deposito dell’archivio, che verrà custodito presso la Fondazione Fioroni, ha dato inoltre l’avvio ufficiale all’attività del “Centro Studi Dino Coltro”.
Le parole della moglie del poeta, Ermenegilda Andreoli: “Mio marito era un vulcano: instancabile, pieno d’idee e appassionato in tutto ciò che faceva. Grazie a lui ho conosciuto grandi personaggi del ‘900, che hanno fatto la storia del mondo contadino. Dopo la sua scomparsa, abbiamo cercato a lungo un modo per preservare l’immenso patrimonio culturale che ci ha lasciato. Oggi con la firma di questa Convenzione non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione perché ho la certezza che tutta la vita di studio di mio marito non rimarrà un mero ricordo, ma verrà tramandata alle nuove generazioni. Ringrazio quindi tutte le persone che ci sono state vicine e tutti coloro che si sono interessati al progetto e impegnati nella sua realizzazione”.
Da parte sua, la Presidente della Fondazione Fioroni, Luciana Baratella, ricorda: “Dino era un mio carissimo collega, tra noi si era instaurato un rapporto di comprensione e rispetto. Ad accomunarci, oltre all’impegno culturale erano anche le origini contadine: noi di Legnago, “quelli della Bassa”, infatti, capivamo perfettamente ogni singola parola da lui usata nei suoi libri per descrivere il mondo rurale. La firma apposta oggi alla Convenzione – che il consiglio della Fondazione Fioroni ha approvato all’unanimità – è quindi per me una grande conquista perché ci permetterà di acquisire, studiare e conservare l’archivio dei documenti, scritti e raccolti da Dino nell’arco di 60 anni. Assicuriamo inoltre alla famiglia Coltro, che utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per valorizzare la figura e il lavoro del poeta e far sì che non venga dimenticato”.
Il Direttore Fondazione Fioroni, Andrea Ferrarese sottolinea come “la convenzione firmata oggi ci impegna per i prossimi due anni in un lavoro di catalogazione di molto materiale, non solo cartaceo. Ci sono anche numerose fotografie e audiocassette che verranno digitalizzate. La nostra Fondazione, infatti, fa parte del circuito nazionale di ‘Archivi del Novecento’, che utilizzano lo stesso sistema di archiviazione per rendere disponibili on line i documenti”.
L’Assessore Ambrosini, da parte sua, ha dichiarato come “l’odierna firma della convenzione tra la famiglia Coltro e la Fondazione Fioroni di Legnago rappresenti un atto di estrema rilevanza, poiché sancisce il pieno avvio delle attività del ‘Centro Studi Dino Coltro’ presso la Fondazione Fioroni ed ufficializza il deposito dell’archivio presso la medesima Fondazione. La Provincia di Verona ha riconosciuto fin da subito l’importanza storico-culturale e l’inestimabile ricchezza del patrimonio documentario conservato all’interno dell’archivio. Sarà così possibile garantire il rispetto di tutti i requisiti indispensabili per la corretta conservazione della documentazione, assicurandone allo stesso tempo l’effettiva fruibilità e la consultazione, anche attraverso la promozione di iniziative di studio e di ricerca”.


otello perazzoli
20/02/2013 at 22:15
Salve a tutti,
sono contento che tutto quanto ha lasciato di non edito Dino Coltro sia entrato a far parte della Fondazione Fioroni che saprà valorizzare al meglio tutto il materiale. Ho sempre stimato Coltro, l’ho considerato un grande Maestro, una risorsa unica per la tradizione orale veronese e non solo che, senza la sua preziosissima opera, sarebbe andata in gran parte perduta. Ho avuto il privilegio di essere suo amico, anche se mi imbarazza usare questo termine data la grandezza della sua statura, e a lui devo il più bel complimento che ho mai ricevuto. Una decina di anni fa mi ha detto :-Otello, ricordati che tu sei “l’ultimo Torototela”-
Da anni propongo le storie le fole, i proverbi le cante della tradizione orale in tanti incontri nella Provincia e non solo e nel 2010 ho avuto l’occasione di proporre la sua opera in 25 incontri dal tema “Ciao, Dino” organizzari dall’Auser e da altre Associazioni . Ancor oggi mi succede spesso di riproporre i temi della tradizione orale, e non c’è occasione in cui non lo nomini e non lo ringrazi pubblicamente.
Stamattina, a scuola
a Selva di Progno,finalmente una bella sorpresa e una grande soddisfazione: una alunna di terza media mi ha detto che, per il suo compleanno, si è fatta regalare “Mondo contadino” . Non mi stupisce più l’entusiamo con cui gli alunni accolgono letture da “La nostra polenta quotidiana” e “I leori del socialismo”. Il mio sogno nel cassetto sarebbe che uno dei testi di Coltro meno conosciuti e destinato espressamente alla scuola (“Sillabario Veneto”) possa un giorno essere adottato nelle scuole della Provincia. Ma mi rendo conto che di sogno si tratta perchè ho netta la sensazione che la scuola stia andando in tutt’altra direzione. Un augurio affettuoso e sincero di buon lavoro a tutti. Otello Perazzoli
otelloperazzoli@libero.it
Redazione
21/02/2013 at 13:32
Grazie Otello per la tua bella lettera, piena di spunti. g.m.