Martedì 13 novembre alle 17 il gruppo di lettura Chiaro Scuro promuove un incontro con la scrittrice Grazia Livi che si svolgerà in Sala Farinati (Biblioteca civica).
Grazia Livi nasce a Firenze dove si laurea in filologia romanza. Fin da bambina dichiara la propria vocazione alla scrittura. Inizia la sua carriera letteraria come giornalista. Negli anni Settanta abbandona il giornalismo e si dedica totalmente alla scrittura per produrre saggi narrati e racconti. Ricordiamo: L’approdo invisibile, romanzo che segna il passaggio dell’autrice dal giornalismo alla scrittura. I saggi romanzi Da una stanza all’altra, dedicato a sei scrittrici che in epoche diverse hanno sentito la necessità di uscire dal loro quotidiano per seguire la vocazione alla scrittura.
Ideale continuazione è l’altro saggio: Le lettere del mio nome, in cui viene ripercorsa l’evoluzione del pensiero femminile. Lo sposo impaziente (premiato con il premio Manzoni 2006 e con il riconoscimento veronese Scrivere per amore) nasce da un approfondito lavoro di ricerca e di assimilazione dei diari di Tolstoy e Sonja, trasformati nella narrazione della vicenda intima dei due sposi, vivida testimonianza di un amore appassionato e al tempo stesso tormentato.
Il vento e la moto è una raccolta di racconti: alcuni brevi e intensi, altri più lunghi e complessi, tutti imperniati sulla trama dei rapporti familiari e in particolare sul vincolo che unisce la madre al figlio.
Il gruppo Chiaro Scuro ha ritenuto interessante commentare L’approdo invisibile, testo uscito nel 1980, non esattamente un romanzo o un tratto di autobiografia quanto una narrazione di una ricerca interiore. L’intervento di Chiara Turozzi, studiosa della scrittura femminile, approfondirà gli aspetti originali della scrittura di Grazia Livi.
Emma Mignani Carraro