La rassegna Il Grande Teatro prosegue martedì 21 febbraio al Teatro Nuovo alle 20.45 con Il fu Mattia Pascal nella versione teatrale che Tato Russo, autore e regista, ha tratto dal celebre romanzo di Luigi Pirandello. Tra gli interpreti lo stesso Tato Russo. Con questa trasposizione drammaturgica Russo prosegue il suo percorso attraverso la grande letteratura dell’Ottocento e del primo Novecento. Un percorso iniziato con I promessi sposi di Alessandro Manzoni nel 1999 e proseguito con il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde nel 2002 e con il Paese degli idioti di Fëdor Dostoevskij nel 2009. «Mattia Pascal muore – dice Tato Russo – per vivere una vita diversa. E inizia a viaggiare per ritrovare attraverso mille morti la propria unica ragione di esistere. Abbandonando la scorza delle apparenze tenterà la scoperta definitiva del proprio io»Fedele al linguaggio e allo spirito pirandelliano, la trasposizione teatrale del romanzo racconta la vicenda di Mattia Pascal, bibliotecario in un paesino ligure. Stufo della vita squallida che conduce e dei continui scontri in famiglia, Mattia decide di mollare tutto e si reca a Marsiglia per imbarcarsi per l’America. È sua intenzione emigrare alla ricerca di una vita diversa che gli dia un respiro più ampio. Ma una sosta a Montecarlo e un’imprevista, grossa vincita al casinò gli fanno cambiare programma… Arrivato al secondo anno di repliche con il plauso della critica e del pubblico, lo spettacolo continua la sua fortunata tournée nei principali teatri italiani. Accanto a Tato Russo (Mattia Pascal) sono in scena Katia Terlizzi, Renato De Rienzo, Marina Lorenzi, Massimo Sorrentino, Francesco Ruotolo, Caterina Scalaprice, Francesco Acquaroli, Carmen Pommella, Antonio Rampino e Giulio Fotia. Le scene sono di Tonino Di Ronza, i costumi di Giusi Giustino, le musiche di Alessio Vlad, le luci di Roger La Fontaine.Due gli incontri connessi allo spettacolo. Giovedì 23 febbraio nel foyer del Nuovo alle ore 16.45 nell’ambito di “Invito alla visione”, Simone Azzoni parlerà di “Problemi e metodo della trascrizione teatrale del testo letterario”. A seguire, alle 17, Tato Russo e gli altri interpreti dello spettacolo incontreranno il pubblico. A condurre l’incontro sarà Giovanna Zofrea. Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Prosegue intanto l’iniziativa TeatroUnder26 promossa dal Teatro Stabile di Verona con il contributo della Fondazione Cariverona: i giovani dai diciotto ai ventisei anni che vivono, lavorano o studiano a Verona, potranno vedere lo spettacolo con soli 3 euro. L’agevolazione tariffaria è subordinata al possesso di una Card nominativa che può essere richiesta gratuitamente al Teatro Nuovo.