La prima volta che ho ascoltato Margherita Sciarretta è stato nel 2009, al foyer del Teatro Nuovo: leggeva dei brani tratti dal Vagito delle azalee, frutto conclusivo del corso di scrittura creativa tenuto da Marco Ongaro. Lei, la sua fisicità, la sua voce ed era già qualcosa in più di una lettura: era spettacolo. In seguito l’ho ascoltata recitare poesie impegnata in un dialogo con i silenzi e l’accompagnamento musicale.
Ascoltare, dalla voce di un lettore “sapiente”, un brano, una poesia non è delegare a un altro il piacere del viaggio nella scrittura. È viaggiare con un compagno capace di far vibrare corde che non avresti sfiorato, è sentire più forte, è condividere un’emozione. Per Margherita è invece confrontarsi e condividere l’esperienza della lettura per riscoprirne l’aspetto comunitario, ma come lei stessa afferma è anche «un gioco sottilissimo tra il mio piacere e la paura di esporsi». Infatti, le letture ad alta voce davanti a più persone assumono spettacolarità connotandosi in una dimensione simile a quella teatrale, riproponendo a chi le interpreta la sfida del pubblico. Una bella voce può essere il punto di partenza, ma non basta: bisogna impegnarsi, prepararsi, studiare. Tra i maestri di Sciarretta è doveroso ricordare Franco Bignotto del Centro italiano musica e Isabella Caserta del Teatro scientifico.
Margherita fa parte del Circolo dei lettori di Verona, progetto animato dalla certezza che la lettura è un investimento, e non un consumo, quindi veicolo di primaria importanza nell’opera di diffusione della cultura e dei valori; uno strumento fondamentale per comprendere il contesto in cui viviamo e i cambiamenti che si profilano nel processo di evoluzione sociale. Attraverso la proposta di cicli d’incontri a tema il Circolo dei lettori, ospitato nella sede della Società letteraria di Verona, vuole raccogliere attorno al focolare del libro gruppi di persone in maniera del tutto trasversale, mescolando target generazionali e ceti sociali. Una vera sfida, che parte dal presupposto che le persone abbiano il bisogno e la voglia di stare insieme per condividere esperienze e interessi. Se è evidente che leggere è nutrimento vitale per la mente e per l’anima, è altrettanto vero che leggere insieme costituisce una grande risorsa per costruire legami non solo con se stessi, ma anche con gli altri. Cesare Pavese affermava che «leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra, che già viviamo, e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi». Oltre al lavoro con il Circolo dei lettori, la passione di Margherita per la lettura ad alta voce la vede impegnata personalmente nella realizzazione di reading ed è richiesta come ospite da chi gli eventi li organizza. Tra gli ultimi appuntamenti cittadini le piace ricordare “Il processo agli alberi” e “La lontananza che è in noi”. A fine settembre, alla libreria Gheduzzi, ha preso parte a “Sentieri nel ghiaccio”: un’esposizione di calligrafie di Laura Toffaletti durante la quale, in un dialogo musicale con Enrico Breanza, ha letto una serie di brani tratti dal medesimo testo di Werner Herzog.
Cinzia Inguanta

Nasce a Firenze il 4 giugno 1961, sposata con Giuliano, due figli: Giuseppe e Mariagiulia. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la cucina, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, s’iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 s’iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista dirige Radio Popolare Verona, già direttrice del magazine online Verona-IN con il quale continua a collaborare coordinando la redazione spettacoli e scrivendo di libri. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di La Chiesa di Verona in Sinodo e di Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, nel 2007 di Nel segno della continuità. Nel 2011 l’esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo Bianca per la casa editrice Bonaccorso. Alcune sue poesie sono pubblicate nel 2° volume della Raccolta di Poesie del Simposio permanente dei poeti veronesi (dicembre 2011), altre sono pubblicate nella sezione Opere Inedite sul blog dedicato alla poesia di Rainews. cinzia.inguanta@email.it
